Edizioni Goliardiche

Guido Gonnella il giornalista

casa editrice: Edizioni Goliardiche

categoria: storia

autore: Martinelli Gianni Salemi Giancarlo

pagine: 116

formato: 17x24

prezzo: 19,00 €

edizione: 2012

codice ISBN: 978-88-7873-099-1

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Descrizione

Uscito in occasione del centenario della nascita di Guido Gonella, questo volume rende omaggio ad uno dei fondatori della Democrazia Cristiana e protagonista principe della nascita e dell’infanzia dell’Italia repubblicana raccontandone non l’attività e la carriera politica, bensì le radici giornalistiche, esaltandone, in particolare, la forte e viva presenza all’interno della pubblicistica italiana nel periodo più buio del Novecento europeo.

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L’esame della rubrica di politica internazionale “Acta Diurna”, che Gonella firmava sulle colonne dell’Osservatore Romano nel corso degli anni Trenta, è il fulcro del libro e dimostra come, anche nel momento di maggior asservimento alla dittatura fascista, si potesse uscire dal coro della stampa di regime e fornire un’informazione equilibrata, seppur evitando giudizi espliciti e servendosi di allusioni e citazioni altrui che, comunque, non lo salveranno dal dover chiedere asilo politico in Vaticano assieme a De Gasperi.

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Gli autori si propongono quindi di omaggiare Guido Gonella raccontando attraverso la sua figura ed i suoi articoli uno spaccato di storia italiana, nonché il pensiero politico retrostante la nascita clandestina di un movimento destinato a diventare il partito motore dell’Italia del secondo dopoguerra.

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Presentazione del critico

Nel centenario della nascita sta per uscire un volume con gli articoli scritti durante il fascismo per «Acta diurna» \

Guido Gonella, sempre e innanzitutto giornalista

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Non si può parlare di riscoperta perchè la memoria ed il ricordo di Guido Gonella non si sono mai spenti: troppo alto il suo impegno civile, troppo importante il suo contributo politico perchè il nome di Gonella possa venire dimenticato. Quest’anno, però, ricorre il centenario della nascita ed è un’occasione per riaccostarsi all’opera di questo personaggio al quale restano legati alcuni dei passaggi fondamentali della nostra storia comune.

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Ecco perchè i giornalisti Giancarlo Salemi e Gianni Martinelli (giovanissimi: il primo di trent’anni, il secondo di 25, entrambi di Roma) si sono dedicati alla rilettura degli articoli scritti da Guido Gonella durante il regime fascista per la rubrica «Acta diurna» dell’ Osservatore Romano. Ne è uscito un interessante volume dal titolo «Guido Gonella il giornalista», che le Edizioni Goliardiche di Trieste, un’editoriale specializzata nella saggistica universitaria, ha stampato e che nei prossimi giorni manderà nelle librerie.

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Perchè un libro su Gonella giornalista?

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Perchè Gonella, professore universitario e uomo politico, fu innanzitutto un giornalista. I suoi «Acta diurna», ricordati prima, rappresentarono non soltanto le uniche fonti alternative d’informazione in quegli anni Trenta, ma furono la sola voce libera e vera che potesse circolare in Italia durante il fascismo. Non solo: fu sempre e prima di tutto un giornalista, profondamente consapevole del ruolo civile che tale professione comporta in una società desiderosa di crescere liberamente.

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«Questo libro - ha detto Giancarlo Salemi - nasce da un bisogno di verità, di quella verità che Gonella da giornalista ricercò costantemente e di cui divenne strenuo difensore in tempi in cui verità e libertà costituivano rischi sicuri».

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Tale suo impegno fu costante anche nell’esercizio del mandato politico che gli elettori veneti gli rinnovarono per oltre un trentennio. Fu esponente di spicco di parte cattolica, collaboratore costruttivo di Alcide De Gasperi, ministro e deputato europeo. Incancellabile resta il suo intervento pronunciato alla Sapienza di Roma nel 1946, un intervento che di fatto costituì la pietra angolare su cui si basò poi l’intera discussione per la formulazione della nostra Carta costituzionale. Al termine di quel discorso, passato alla storia come «il discorso delle 27 libertà», Alcide De Gasperi, visibilmente commosso, abbracciò Gonella dicendogli: «Gonella, hai costruito un monumento».

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Da giornalista aveva esatta misura dei doveri che incombono su coloro che esercitano questo mestiere tanto che si battè dentro e fuori il parlamento affinchè la professione avesse attraverso l’ordine un quadro di riferimento preciso e autonomo.

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Rispettato per la sua coerenza democratica - parimenti antifascista e anticomunista -, per la sua cristallina onestà, per la civiltà della sua dialettica e per la sua cultura, quando morì venne onorato da tutti. Un avversario quale Enrico Berlinguer, segretario del Partito comunista, disse in parlamento: «Di Guido Gonella resteranno vive in noi la memoria e la stima per la sua lunga attività di giornalista e saggista che vol le combattere con coraggio e coerenza il fascismo e il nazismo e per la sua opera che si svolse lungo un sessantennio da dirigente del Partito popolare e poi della Democrazia cristiana, in nome del suo ideale politico che seppe vivere e affermare con inesausta passione, anche polemica, ma illuminata e temperata da un’alta cultura e coscienza morale, da spirito di civile correttezza e da onestà; intellettuale».

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Il pensiero di Gonella possiede ancora valori attuali?

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«L’onestà e la civiltà - ha risposto Giancarlo Salemi - non perdono mai il proprio valore. Per questo motivo l’impegno di Gonella resta fortemente attuale».

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Michelangelo Bellinetti