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06/04/2010

Guide alla Flora IV

'Oltre 100 specie vegetali scomparse dal Carso': intervista del quotidiano 'Il Piccolo' a Livio Poldini in vista della presentazione ufficiale del libro.

In occasione della presentazione ufficiale del volume La diversità vegetale del Carso tra Trieste e Gorizia. Lo stato dell’ambiente, in programma mercoledì 7 aprile alle ore 18 presso la Sala Atti della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Trieste, il quotidiano Il Piccolo ha pubblicato un'intervista all'autore del libro, professor Livio Poldini, nell'ambito di un serivizio che riportiamo integralmente qui sotto.
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\ Oltre 100 specie vegetali scomparse dal nostro Carso
\ L’analisi di Livio Poldini: «Declino biologico causato dall’azione dell’uomo»

\ Dalla fine dell’800 a oggi il Carso triestino e goriziano ha visto la totale estinzione di ben 119 specie vegetali. Un fenomeno riscontrato in particolare negli ambienti umidi e nelle aree dove sono presenti coltivazioni cerealicole, ma registrato anche nelle zone costiere, nei prati e nei pascoli. "Le specie scomparse diventano 130 se si tiene conto che alcune non sono più presenti sul Carso in Italia, ma lo sono in Slovenia", spiega Livio Poldini, professore emerito della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali.
\ Ma quali sono le cause di questo declino biologico? Il modo in cui è cambiato l’utilizzo del suolo da parte dell’uomo, con la conseguente distruzione degli habitat naturali, il riscaldamento climatico e l’ingresso di specie aliene. Fattori analizzati nel volume di Livio Poldini “La diversità vegetale del Carso tra Trieste e Gorizia. Lo stato dell’ambiente”, che sarà presentato domani alle 18 nella sala atti di Lettere e Filosofia. "L’alterazione del territorio da parte dell’uomo è la principale causa di questo forte declino biologico - spiega il docente -. Alcune specie autoctone sono dunque in espansione, perché favorite dall’antropizzazione".
\ Un altro fenomeno preso in esame nel volume - frutto di uno studio iniziato nel 1976 su una superficie di circa 550 kmq -, è poi quello della flora esotica, suddivisa in specie “archeofite” e “neofite”. "In poco più di un secolo le neofite sono quasi triplicate e oggi sul Carso - conclude Poldini - contano il 18 per cento della flora complessiva".
\ (Il Piccolo, 06/04/2010, pag. 17)
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Poldini Livio